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I progetti vincitori

Si è tenuta venerdì 8 marzo 2024 presso Fondazione Giangiacomo Feltrinelli la cerimonia di assegnazione della seconda edizione del Premio Inge Feltrinelli.

Sono intervenuti alla serata: il Presidente Carlo Feltrinelli, l’Amministratrice Delegata del Gruppo Feltrinelli Alessandra Carra, il Direttore di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli Massimiliano Tarantino, le giornaliste Marta Bellingreri, Costanza Spocci e Lucia Annunziata, la presidente di Amnesty International Alba Bonetti, il giornalista Matteo Caccia, oltre alla vice sindaco del Comune di Milano Anna Scavuzzo e i rappresentanti di BookcityScuola Librai e AIE. Presenti, inoltre, in rappresentanza del comitato giornalistico Fabio Lo Verso, Laura Silvia Battaglia, Valerio Bassan, Alberto Puliafito, Simonetta Gola, Lorenzo Bagnoli e Giulia Zoli.

Di seguito i progetti che si sono aggiudicati il primo premio, nelle rispettive categorie, e le menzioni speciali.

Mal di Libia
1° premio

Mal di Libia

di Nancy Porsia

Nancy Porsia, unica giornalista italiana rimasta di base in Libia dopo la primavera araba, ci accompagna a scoprire una storia importante ma spesso ignorata a livello internazionale: la lotta tra milizie armate per il controllo del paese, il traffico di esseri umani verso l’Europa, l’ingerenza straniera negli affari interni libici e la complessità del processo di transizione post-Gheddafi.  

Motivazione della giuria

Con una scrittura incalzante, Nancy Porsia ci trascina dentro le vicende politiche di una Libia ostile, contraddittoria e poco compresa, offrendo uno sguardo laterale sul “dopo Gheddafi”, la guerra civile, le migrazioni sulla rotta del Mediterraneo, il sogno di democrazia germogliato con la Primavera araba e presto sfiorito. Dall’unica giornalista italiana di stanza in Libia, un racconto vivo e coinvolgente che, combinando ritmo narrativo e chiarezza informativa, fa luce sulle responsabilità internazionali.

Lo scafista
Al titolo più votato dalla Giuria di Lettori e Lettrici

Lo scafista

di Stéphanie Coste

Un romanzo che racconta l’intreccio tra le vite dei migranti e quella del loro traghettatore, portandoci negli abissi del dolore e della follia dell’essere umano. Stéphanie Coste lancia una richiesta imperativa di riflessione e azione in un mondo in cui la parola diviene il catalizzatore essenziale per la giustizia e il cambiamento. 

La terra di nessuno
Al titolo KIDS più votato dalla Giuria di Lettori e Lettrici

La terra di nessuno

di Maria José Floriano

Maria José Floriano è autrice di un albo di forte denuncia dall’impatto emotivo intenso, La terra di nessuno racconta di diseredati e dimenticati, di quel terzo della popolazione mondiale che vive in condizioni di estrema marginalità, in baracche, favelas o slum.  

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Libri
1° Premio

Los vuelos de Alicia

di Marcela Turati

Dal gennaio del 1978, la militante comunista Alicia De los Ríos Merino, nota come Susana, è misteriosamente scomparsa, presumibilmente vittima della cosiddetta guerra sporca messicana, un metodo utilizzato anche in Argentina, Uruguay e Cile. Sua figlia, determinata a portare a galla la verità, ha condotto unindagine incrollabile, coinvolgendo testimoni, medium e sciamani. Marcela Turati mette in luce i dettagli di questa ricerca, evidenziando gli sforzi individuali e collettivi e la determinazione di una figlia nel cercare la verità sulla scomparsa di sua madre, nel contesto latino-americano. 

Motivazione della giuria

Il lavoro di Marcela Turati illumina la decennale lotta per il riconoscimento della verità e della giustizia in Messico, ma svela anche un aspetto meno conosciuto delle dittature in America Centrale e del Sud: l’uso dei voli della morte da parte delle forze armate messicane. Attraverso la ricerca di una figlia sulle tracce della madre scomparsa, l’inchiesta si distingue per la sua complessità narrativa e la ricchezza delle fonti utilizzate. Indagando una piaga ancora aperta in America Latina, si rivela una esemplare testimonianza della lotta per la memoria e la giustizia.

Menzione speciale contro la violenza di genere

Femmes à abattre

del collettivo Youpress

“Femmes à abattre” è la prima inchiesta giornalistica sui femminicidi politici in tutto il mondo. Un lavoro collettivo, in testi, immagini e dati, che permette di identificare i meccanismi di impunità che autorizzano questi femminicidi e le minacce specifiche che affrontano le attiviste dei diritti umani

Motivazione della giuria

Cancellare la vita pubblica delle donne, la loro visione di società a difesa dei diritti dei più deboli: “Femmes à abattre” è la prima inchiesta internazionale che fa luce su 287 femminicidi politici in 58 Paesi. Attraverso la creazione di un database inedito, il collettivo Youpress racconta le storie di donne – leader politiche, avvocate, studentesse – che sono state uccise o perseguitate in quanto donne e in quanto attiviste, evidenziando che la violenza di genere elimina i corpi anche per eliminare le idee e la possibilità di una società migliore. Il risultato è un lavoro corale e transnazionale delle lotte delle donne nel mondo, un’indagine collettiva che denuncia le violenze e al contempo getta le basi per ricostruire la rete di un nuovo femminismo globale.

Menzione speciale al miglior tema emergente

China's online feminist revolution

Wanqing Zhang

Un lavoro che rivela l’impatto del movimento femminista online sulla vita di Zhang Zirui, una giovane donna cinese che ha trovato la forza e l’ispirazione attraverso i social media. Dopo aver letto i post di Lin Maomao che incoraggiavano le donne a ribellarsi agli stereotipi di genere, Zhang ha preso coraggio e ha trasformato la sua vita, lasciando un rapporto tossico e rincorrendo i suoi sogni. Il suo viaggio riflette il crescente movimento di consapevolezza dei diritti delle donne in Cina, dove le discussioni su temi femministi e gli hashtag #MeToo proliferano sui social. Nonostante la censura da parte del governo, linfluenza del femminismo online continua a diffondersi in Cina, portando a un cambiamento culturale significativo nella società. 

Motivazione della giuria

L’inchiesta “China’s online feminist revolution” di Wanqing Zhang approfondisce la complessa dinamica tra autoritarismo e libertà individuale, in una società in costante evoluzione. La Cina, che nelle sue tante sfumature spesso sfugge allo sguardo occidentale, è anche la patria delle donne in cerca della propria storia: per aggirare il controllo di un regime onnipresente, le donne protagoniste di questo racconto si reinventano cercando nuovi linguaggi per evadere e trovare la propria identità. I social media e i social network – che permeano la vita delle persone a livello individuale e collettivo – diventano la contro-narazione di una società più complessa del regime che la controlla. 

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Inchieste e reportage
1° Premio

Fammi sentire

1AE Liceo delle scienze umane C. Poerio - Foggia

 Fammi sentire racconta la storia di Daniela Marcone, vicepresidente di Libera e responsabile di Libera Memoria, posando lo sguardo sulle contraddizioni della città che ha fatto da sfondo alla sua storia: Foggia. È stato proposto dalla A del Liceo delle Scienze umane C. Poerio di Foggia. 

Il premio è in collaborazione con 

Motivazione della giuria

“Fammi sentire” nasce per “farsi ascoltare”. Il progetto dimostra una spiccata sensibilità verso la sfera dei diritti ed è un esempio di coraggio civile e civico contro le mafie. La forza del tema, lo storytelling, la ricostruzione del contesto attorno a un personaggio-guida, quello di Daniela Marcone e della sua famiglia, ben si coniugano con il linguaggio espressivo del podcast. La vita e la battaglia per la legalità della famiglia Marcone si intreccia con le contraddizioni di Foggia, una città che non ha perso la voglia di lottare per la giustizia.

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Podcast

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